

Heterastridium conglobatum è un fossile straordinario che ci riporta indietro di circa 210 milioni di anni, nel Triassico Superiore. Questo organismo appartiene al gruppo degli Hydrozoa, una classe di invertebrati marini strettamente imparentati con le meduse e i coralli. Si caratterizza per la sua forma sferica o sub-sferica, con una superficie finemente segmentata che ricorda una complessa rete geometrica.
Caratteristiche Morfologiche:
Origine del Nome e Classificazione:
Il nome Heterastridium deriva dal greco "heteros" (diverso) e "astron" (stella), in riferimento alla disposizione a stella delle sue strutture poliedriche. La specie conglobatum si riferisce alla sua forma globulare. Questo organismo appartiene alla famiglia degli Heterastridiidae, un gruppo estinto di Hydrozoa.
Distribuzione Geografica e Paleontologica:
Fossili di Heterastridium conglobatum sono stati ritrovati in Europa, Asia e Nord America, con siti particolarmente noti in Germania, Austria e Italia settentrionale. La loro abbondanza in queste località suggerisce che vivessero in mari caldi e poco profondi, caratteristici del supercontinente Pangea durante il Triassico Superiore.
Importanza Geologica e Evolutiva:
Questi fossili sono di grande importanza per la datazione delle rocce triassiche, essendo considerati fossili guida per il Norico, una suddivisione del Triassico Superiore. La loro presenza aiuta i geologi a ricostruire antichi ambienti marini e a comprendere l'evoluzione delle comunità di invertebrati marini pre-giurassiche.
Differenze con Altri Coralli Fossili:
A differenza dei coralli rugosi e tabulati, comuni nel Paleozoico, Heterastridium conglobatum non presenta setti ben sviluppati e manca di un asse centrale. La disposizione ordinata delle sue strutture esagonali lo differenzia anche dai coralli esacoralli del Mesozoico.
Curiosità Storiche e Scoperte:
I primi esemplari di Heterastridium conglobatum furono scoperti nei depositi triassici delle Alpi Austriache nel XIX secolo. Da allora, questi fossili hanno affascinato paleontologi e collezionisti per la loro forma perfettamente simmetrica e la loro bellezza geometrica.
Conclusioni:
Questo straordinario fossile rappresenta non solo un'affascinante opera d'arte naturale, ma anche una testimonianza chiave dell'evoluzione della vita marina nel Triassico Superiore. Un reperto imperdibile per collezionisti e appassionati di paleontologia.
Riferimenti Specifici
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